La città di Castel San Pietro Terme ha una storia lunga e molto ricca, che ancora oggi mostra le sue tracce al visitatore interessato: dal Cassero, castello fortificato che dal 1200 è il simbolo della città, ai tanti luoghi testimonianza delle vicende legate alle Guerre Mondiali. Oggi seguiamo la storia del centro termale di Castel San Pietro, per raccontarne il presente.
Gli stabilimenti termali sono numerosi in Emilia Romagna: il territorio ospita moltissime sorgenti con acque curative. La fonte più antica ad essere individuata sul territorio castellano è la fonte detta “della fegatella”, le cui proprietà curative sono riportate già in documenti e testimonianze del quattordicesimo secolo. Solo nel 1800 però, lo studio medico delle acque termali progredì e diede nuovo impulso alla nascita delle Terme così come le conosciamo oggi.
Nel caso di Castel San Pietro, le proprietà della fonte termale sono efficaci sia per la cura, sia per la prevenzione di diverse patologie. Il rapporto con l’acqua è sempre stato fondamentale per il benessere dell’essere umano, ma le Terme sono tali per le proprie acque curative: è l’efficacia riconosciuta in ambito medico a fare la differenza tra Centro Termale e Spa. Ecco spiegato perché i Centri Termali riconosciuti, a differenza di strutture apparentemente analoghe, sono convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale.
Le nostre acque termali sono di due tipi: sulfurea, indicata per cure inalatorie e dermatologiche; e salsobromoiodica, benefiche per l’apparato osteoarticolare e circolatorio. Particolarmente importante poi la presenza di un Presidio di Medicina Fisica e Riabilitativa, che trova qui l’elemento ideale per numerose cure, dagli interventi ortopedici all’artrosi.
Nel 1869, sotto l’unità d’Italia, venne aperto lo stabilimento termale che conosciamo oggi. Completato nel 1891, lo stabilimento fu raso al suolo nel 1945 in seguito agli eventi bellici, quindi ricostruito interamente nel 1955. Con la ricostruzione del ’55 le Terme divennero una vera e propria società per azioni.
Nella seconda metà del ventesimo secolo si affermò un nuovo tipo di turismo di massa, e il turismo termale conobbe un po’ ovunque in Italia un graduale declino, che rense sempre più complesso il mantenimento e il rinnovamento di queste strutture in tutta Italia. Questa tendenza culminò nella chiusura di molti stabilimenti termali nazionali. Nel nostro caso tuttavia, alle avversità è seguita una svolta positiva, che permette ancora oggi alle nostre Terme di proseguire la propria storia.
Nel 2017 Anusca ha acquisito le Terme di Castel San Pietro, mantenendone la vocazione sanitaria e la missione di prevenzione e cura. Negli anni successivi all’acquisizione sono stati portati a termine diversi interventi strutturali: dal rinnovamento dei reparti esistenti, all’introduzione di nuove tecnologie mediche.
Negli ultimi decenni il turismo è molto cambiato rispetto al ventesimo secolo. Rinasce la voglia di scoprire nuove realtà, conoscere ed apprezzare i territori non solo in ambito balneare, unire al piacere della vacanza anche il piacere di stare bene e volersi bene. Anusca ha scelto di puntare su questo, perché oggi come non mai le Terme fanno parte dell’offerta turistica delle nostre terre: un’occasione in più per unire al viaggio la scoperta della cultura di un luogo e la ricerca di un benessere autentico.
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